Ogni frutto ha la sua stagione

Anche se le temperature calde di questo periodo ci traggono in inganno, non dobbiamo dimenticare che tra pochi giorni entreremo in autunno e dovremo salutare i frutti estivi fino all’anno prossimo.

Dovremo e dovremmo…

Questa precisazione è d’obbligo perché ormai siamo abituati a mangiare qualsiasi tipo di frutta e verdura in qualunque stagione, ma siamo sicuri che sia consigliabile?

Io ad esempio adoro la frutta estiva come pesche, nettarine e meloni, avrei come tutti noi la possibilità di mangiarne anche fuori dal loro giusto periodo di maturazione ma… ci sono tanti ma di cui tenere conto.

Partiamo col dire che mangiare frutta e verdura di stagione vuol dire portare in tavola prodotti che, in quel preciso momento, danno il meglio di sé in fatto di gusto ed apporto nutrizionale, cosa che non accade quando ci ostiniamo a voler mangiare i pomodori a gennaio, tanto per fare un esempio, perché non so se ve ne siete accordi, ma il sapore dei frutti e degli ortaggi che mangiamo fuori stagione, è nettamente diverso rispetto a quello che hanno quando invece siamo nel giusto periodo per poterli gustare.

In secondo luogo le cosiddette “primizie” hanno dei prezzi davvero esorbitanti, questo perché richiedono coltivazioni forzate all’interno di strutture artificiali come le serre e maggiori spese di produzione in generale, tutti costi che poi ovviamente vanno ad incidere sul prezzo di vendita.

Infine, ci tengo a parlare dell’impatto ambientale che hanno i prodotti fuori stagione.

La maggior parte delle volte, quando nei negozi troviamo ciliege o pesche nei mesi invernali, parliamo di produzioni estere che hanno un peso non indifferente sul pianeta, in quanto questi prodotti devono viaggiare per migliaia di chilometri, spesso da un continente all’altro, all’interno di celle frigorifere, prima di poter raggiungere gli scaffali dei nostri supermercati, cosa che ovviamente contribuisce non poco ad aumentare i livelli di inquinamento, oltre che a compromettere la qualità del cibo.

La situazione non migliora se parliamo di produzioni nazionali, perché si tratta anche in questo caso di frutta e verdura coltivata in serre riscaldate che richiedono un enorme consumo di energia per poter contrastare le temperature esterne, coltivazioni che irrorano le piante con sostanze chimiche dannose per la salute, le costringono a crescere in tempi più brevi rispetto a quelli naturale ed utilizzano per le coperture chilometri di teli di plastica che poi non sempre vengono smaltiti nel modo corretto.

Quindi, ricapitolando, mangiare cibi di stagione fa bene alla nostra salute, al nostro portafoglio ed all’ambiente, per cui abbiamo tutto l’interesse per indirizzare le nostre scelte verso la stagionalità dei prodotti che decidiamo di portare sulle nostre tavole.

Impariamo nuovamente a rispettare i ritmi della natura, a cogliere il meglio da quello che ogni stagione ci regala, facciamolo sia per noi che per il pianeta, possiamo aiutarci scegliendo i prodotti presso i contadini della nostra zona e prediligendo la filiera corta, per essere sicuri di trarre il meglio dai cibi che stiamo mangiando.

E poi, non so voi, ma io adoro la beatitudine di mangiare la prima pesca della stagione dopo la lunga attesa invernale, è un po’ come quando da piccoli si aspettava la mattina di Natale per scartare i regali sotto l’albero…

E’ la magia di Madre Natura.


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Un pensiero su “Ogni frutto ha la sua stagione

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